L'Ambasciata d'Estonia ha celebrato il Giorno della Vittoria a Roma
L'Estonia ha due feste importanti nazionali - Il 24 febbraio l'Estonia celebra il Giorno dell'Indipendenza come festa nazionale, ma il 23 giugno è il Giorno della Vittoria. In questa occasione pubblichiamo il discorso della S.E. sig. Paul Teesalu (nella foto err.ee) alle celebrazioni a Roma.
Eccellenze, cari ospiti, amici, Buona sera. È un immenso onore ricevervi all'Ambasciata dell'Estonia per il nostro Giorno della Vittoria. Questa sede dell'Ambasciata, come sapete, è stata inaugurata l'estate scorsa dal Ministro degli Affari Esteri, durante la sua visita in Italia. L'Estonia ha due grandi anniversari a distanza di quasi sei mesi l'uno dall'altro. In inverno, il 24 febbraio, si celebra il Giorno dell'Indipendenza come festa nazionale, come la festa principale. In estate, nel mese di giugno è il Giorno della Vittoria. Oggi ci siamo riuniti qui per celebrare nostra Festa estiva. Dovrei iniziare con una piccola passeggiata nella storia delle relazioni internazionali. Nell'ultimo anno abbiamo celebrato il centenario dell'instaurazione delle relazioni diplomatiche tra Estonia e Italia, il centenario dal 1921. Anche oggi, Estonia e Italia stanno costruendo la nostra casa comune europea, in un buon spirito di solidarietà e una stretta cooperazione. La casa comune europea, L'Unione europea, si fonda sulla solidarietà tra i cittadini e tra gli Stati membri. Questo valore comune, la solidarietà, guida le sue azioni e conferisce l'unità necessaria per far fronte tutte le sfide attuali e future. La vittoria che celebriamo così risale a più di un secolo fa, durante la guerra d'indipendenza estone. Dopo la dichiarazione di indipendenza della repubblica di Estonia il 24 febbraio 1918, ci sono voluti due anni di aspri combattimenti per noi, contro i russi sovietici a est e la Landeswehr tedesca baltica a sud. Questa giornata commemorativa celebra la vittoria delle truppe estoni nell'importante battaglia di Võnnu sulle truppe tedesco-baltiche il 23 giugno 1919. Questa vittoria nel 1919 fu decisiva per consentire agli estoni di combattere i russi sovietici a est con tutta la forza e di batterli, così che nel febbraio 1920 fu firmato un trattato di pace tra la giovane Repubblica di Estonia e la Russia sovietica. Quindi l'Estonia è esattamente una delle nazioni nate dalle ceneri della prima guerra mondiale e dalle rovine di un impero. Signore e signori, Potremmo aver pensato che le guerre nel cuore dell'Europa appartengano ai libri di storia. Ora sappiamo che non è così. L’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia ha infatti rimesso in discussione l'essenza stessa del progetto europeo: la pace nel nostro continente. Un sistema di sicurezza europeo basato sul rispetto dei confini territoriali, dello stato di diritto, della sovranità democratica, del rispetto dei diritti umani. Dobbiamo sostenere l’Ucraina, il suo governo e il suo popolo. L'Ucraina sovrana, libera e democratica appartiene alla casa europea che abbiamo costruito insieme negli ultimi anni dopo la caduta del muro di Berlino. L'Estonia, come l'Italia vuole l'Ucraina nell'Unione Europea, vuole lo status di candidato per l'Ucraina al Consiglio Europeo nei prossimi giorni. La porta dovrebbe essere aperta anche per gli altri. Eccellenze, signore e signori, Oggi, quando pensiamo alla storia, dobbiamo pensare al futuro. Il futuro dell'Europa senza tirannia, senza uso brutale della forza, il futuro della vittoria della democrazia. Un'Europa dove anche i paesi più piccoli possono esistere senza timore di invasioni militari. Spero che, unendo le forze, in futuro, ricorderemo e celebreremo nuove vittorie, come abbiamo celebrato le vittorie del nostro passato. Signore e signori, auguro a tutti una buona Festa. Viva l'Estonia, viva l'Italia!
Paul Teesalu, Ambasciatore della Repubblica di Estonia a Roma
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